Il prurito al cuoio capelluto è un sintomo molto diffuso. Le cause sono molteplici, ma seguendo alcuni piccoli accorgimenti il fastidio può sparire del tutto. Leggi l’articolo e scopri i rimedi per un cuoio capelluto sano e libero dal prurito!
La sensazione di prurito al cuoio capelluto è un sintomo molto comune che affligge uomini e donne. L’intensità varia da caso a caso, ma la sensazione di disagio è la stessa ed è causata da una fastidiosa irritazione che spinge a grattarsi troppo spesso la testa. L’insorgere di questo fastidio è dovuto a un ventaglio di possibilità diverse, che vanno dalla scelta di uno shampoo aggressivo, a veri e propri disturbi cutanei come dermatite o psoriasi. Qualunque sia il motivo, quello che è davvero importante è non sottovalutare mai il problema, ma cercare di capire subito le cause per intervenire di conseguenza. Il prurito infatti, è un sintomo che segnala un problema di salute del cuoio capelluto e che può preannunciare la precoce caduta dei capelli. Per questo motivo non si tratta solamente di trovare un rimedio momentaneo, ma di ripristinare buone condizioni di salute su tutta la cute e a
livello dei follicoli piliferi.
Il diradamento purtroppo non è l’unico esito possibile del pr
urito: grattare la cute in modo eccessivo può favorire
l’insorgere di infezioni secondarie causate dall’ingresso di batteri e funghi venuti a contatto con la pelle.
Per capire la causa del prurito al cuoio capelluto, e quindi per intervenire efficacemente, la prima mossa da fare è osservare attentamente i sintomi. Il prurito solita
mente non si presenta da solo, ma è accompagnato da altri fattori:
- bruciore localizzato;
- pelle screpolata;
- rash cutanei e arrossamenti;
- pustole;
- piccoli parassiti che hanno nidificato sul cuoio capelluto (ad esempio i pidocchi).
Le cause del prurito
Come abbiamo detto, i motivi che possono scatenare il prurito sono molteplici ed elencarli tutti è un’impresa quasi impossibile, soprattutto se si tiene conto delle numerose allergie causate dalle sostanze chimiche presenti nei prodotti cosmetici e negli shampoo, o dal ruolo giocato da smog e inquinamento.
Ad ogni modo il prurito si riscontra generalmente in concomitanza di:
- Forfora: desquamazione del cuoio capelluto (una della cause più comuni di prurito alla testa);
- Cute secca: alterazione del naturale equilibrio idro-lipidico dovuta alla carenza di acqua e grassi sul cuoio capelluto;
- Seborrea: eccessiva produzione di sebo che tende ad occludere la parte terminale dei follicoli, producendo l’irritazione della cute;
- Utilizzo di shampoo aggressivi;
- Dermatite seborraica: eczema causata dal sebo in eccesso che genera infiammazione e irritazione;
- Follicolite: problema derivato dall’occlusione dei follicoli;
- Psoriasi: malattia di origine ereditaria che causa irritazione cutanea e formazione di placche o squame biancastre.
Ulteriori cause di prurito da prendere in considerazione sono:
- dermatite atopica: malattia infiammatoria cronica della pelle, caratterizzata da intenso prurito e secchezza cutanea;
- eczema: reazione infiammatorie della pelle che provoca prurito e arrossamento, con la possibile formazione di crosticine e bollicine;
- pediculosi: infestazione provocata dai pidocchi.
Rimedi per eliminare il problema
Combattere il prurito alla testa si può e per farlo è sufficiente seguire alcuni piccoli accorgimenti. Secondo il dr. Fabio Rinaldi, specializzato in Dermatologia e Venereologia presso l’Università di Milano e presidente della fondazione internazionale di ricerca tricologica, il primo passo è scegliere il prodotto giusto. Questo significa che la decisione dello shampoo deve basarsi su un unico criterio fondamentale, quello della sua funzione primaria. E la funzione primaria di uno shampoo qual è? La cura e la pulizia del cuoio capelluto e dei capelli. Per questo motivo, se comperiamo uno shampoo basandoci unicamente sul prezzo o sulla bellezza della confezione, potremmo facilmente incappare in un prodotto aggressivo che disidrata la cute, irrita il cuoio capelluto e, a lungo andare, genera la forfora.
- Per questo motivo il primo modo per eliminare il prurito è quello di utilizzare prodotti naturali che, con la delicatezza della loro composizione, idratano e sfiammano il cuoio capelluto e non il fusto dei capelli.
Secondo l’esperto, sono molte le sostanze naturali che possono venire in nostro soccorso. Qualche esempio? L’estratto di Ortica, usato in tricologia per purificare la cute e ossigenare il bulbo capillare; l’estratto di Salvia, che contrasta la formazione delle squame di cellule morte grazie alle sue proprietà dermopurificanti; gli oli essenziali di Lavanda e di Salvia, la cui miscela ha efficaci proprietà antisettiche, purificanti e disinfiammanti; l’estratto di Equiseto, che nutre e ammorbidisce il cuoio capelluto. Fate attenzione alle etichette e cercate questi componenti!
- Il secondo step è quello di asciugare molto bene i capelli dopo ogni lavaggio. Questo perché l’evaporazione dell’acqua residua potrebbe seccare la cute e generare il prurito;
- La terza regola d’oro è evitare lo stress. Oggi sappiamo che esiste una correlazione evidente fra accumulo di stress nervoso e prurito/caduta dei capelli. Cercate di rilassarvi e di distrarvi: anche se è molto difficile, distrarsi evitando di pensare continuamente al prurito è un ottimo modo per diminuire il fastidio.
- Infine, l’ultimo trucco è quello di bere tanto. Si, perché se il prurito è causato da una eccessiva secchezza della cute, è necessario idratare meglio il proprio corpo in modo che ne beneficino anche la pelle e il cuoio capelluto.
Seguendo questo piccolo vademecum il prurito al cuoio capelluto sparirà. Se il problema però non dovesse essere di tipo igienico o cosmetico, il consiglio resta sempre quello di sottoporsi a trattamenti mirati sotto la guida di un esperto e di fare un esame della cute e dei capelli. Ma non disperate, anche in questo caso la soluzione potrebbe arrivare dalla Natura grazie a creme, maschere e unguenti naturali potenti ed efficaci!
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